27 luglio 2010
Requiescat in pace
Ho letto troppe tombe
Per riposare in pace
Per tacere
Nel silenzio di questa triste
Mezz'ora
Ho letto troppe lapidi
Con inciso il loro nome
Per capire che il mondo
Non rimane
Alla sola indignazione
Ho impresso i loro volti
Sono sempre pronti
Uomini più grandi
Troppo grandi per me
Che hanno insegnato
Son stato al patibolo
Ricordo i nomi
Gridati dai corpi esposti
Distrutti e depredati
Trangugiati
C'era un ragazzo che camminava
Perchè la cosa giusta non è mai fermarsi
Aveva uno spettro
Quello del cambiamento
Che con la mano sul ventre l'accarezzava
C'era un Intelletuale che sapeva
Ma la conoscenza come ogni cosa
Se è troppo concentrata
Va purgata
La penna ferisce ma non uccide
C'era un Generale che combatteva
Non per fierezza nè potere
Ma per guardar negl'occhi i figli
L'hanno ammazzato
Perchè le lacrime non hanno onore ?
C'era un Credente che predicava
Una politica d'unione
Uno stato non di croci ma di cuori
Ma gli stolti non han bandiera
Sopratutto i burattini
C'eran due Compari a caccia di lupini
Portaron la primavera
Quando il gelo ghiacciava il sole
Speranza nel domani
Vivran sulle nostre gambe
Ci son tante anime
Che dormon in collina
Il loro grido sordo
Strugge le mie orecchie
Attarda la mia mente
Muoion folli i muti
Mi scopro a ricordar la lor vita
Con gocce che scendon dalle guance
Con denti serrati e stretti
Mentre fissano la luna
Splendido il ricordo
Qualcosa, anche se poco
Perchè in giorni come questo
Solo la morte mi da la forza
Di alzarmi ancora per sperare
Davide Bidin
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