27 luglio 2010

Vivere l'assurdo

Quella che vi racconto oggi


è la storia di un semplice ragazzo


Giacomo è il suo nome


per tutti un ragazzo dedito alla ribellione






Dai suoi coetanei veniva adorato


alle regole ed all'ordine s’opponeva irato


e col volto rubicondo


difendeva ostinatamente il proprio mondo






Non seguiva le lezioni


pareva aver solo cattive intenzioni


l'arte era l'unica materia in cui eccelleva


in cui dava tutto ciò che poteva






Alle feste non era uno dei tanti


creava sempre situazioni imbarazzanti


portava in dote nuovi divertimenti


spesso mal accolti poichè moralmente indecenti






I parenti lo criticavano


Il suo abbigliamento contestavano


persino loro non lo tolleravano


lo ritenevano un poco turbato






Finita la scuola venne accolto in fabbrica


un luogo infernale in cui speri d’arrivar alla nottata


e non perchè rappresenti un dovere


ma a causa della necessaria spersonalizzazione individuale






E crebbe ancora, e trovò moglie


che le diede amore e ricevette menzogne


poichè Giacomo sovente rifiutava


di comportasi come lei desiderava






ma non era nel rispetto


che il suo comportamento si prestava al lamento


rifiutava di comportarsi secondo comandamento


per non diventar l'ennesimo marito fatto con lo stampo






Ed in chiesa non andava, la riteneva un'attività perditempo


per questo motivo come ateo venne tacciato


nessuno si degnava di andargli incontro


a cercar di capire qual fosse il suo tormento






Le elezioni idealmente rifiutava


il voto politico profondamente odiava


la scelta obbligata non lo soddisfaceva


preferiva considerarsi intollerante a chi governava






Non seguiva la moda di qualunque tipo fosse


considerava il mal comune non un mezzo gaudio


per questo imbarazzava gli occhi della gente


quell'animo insolente ed anche un po' saccente






Delle idee comuni contestava il conformismo


amava maggiormente ogni personalismo


che sfociasse in egoismo o in altruismo


quel che contava era l'individualismo






Giunti alla fine di questa storia


tutti voi vi domanderete


cosa diavolo sia quell'uomo


e che gli passi nella mente






allor io mi congedo


ponendovi un quesito


è possibile considerar matto


un uomo che ha resistito






non alla fame


ne alla guerra


semplicemente all'annichilimento


di ogni nostra esistenza?






Andrea Bidin

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