27 luglio 2010

L'oceano

Senso di panico.
Il vuoto attorno a me, veramente.
Gente caos risate saluti, ma sono solo un puntino in mezzo a un oceano.
Sì, una goccia d'acqua in un oceano.
Questo oceano freddo non ti considera mica, ti rende suo schiavo non ti molla mica.
Combatti ti dimeni per sopravvivere, poi sei costretto a ritornarci.
Voglio urlare uscire voglio vedere il mondo per com'è veramente e non per come appare.
Visitarlo scoprirlo.
Vedere le persone, la loro anima. Lasciarmi prendere da essa scoprirla.
Voglio cambiare il mondo, è tutto quello che voglio fare.
Qualsiasi mezzo per renderlo un posto in cui vale la pena viverci, e non un posto in cui si è costretti a farlo.
Perchè cosa c'è di male nel credere in qualcosa di puro?
Ma, ormai, tutte le mie speranze mi stanno lasciando.
Mi lascio vivere, sogno e basta.
E siamo sempre lì. Mi lascio catturare dall'oceano, mi lascio vivere come tutti quando vorrei essere nessuno.
O almeno qualcuno, qualcuno di cui tutti si ricorderanno il nome.
Non vale la pena vivere, se ci si lascia vivere.
Se non si gioisce.
Se non ci si innamora.
Se non si sorride sinceramente.
E' tutto vano, futile, un'apparenza misera.
Uno specchio che riflette ciò che non siamo, o almeno che crediamo di essere.
Voglio ritornare a vedermi, voglio allontanarmi dall'oceano.




Davide Deiv Turatti

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